Il centro abitato si erge sulle ripide falde del monte Mucre, diramazione del Matese, affacciandosi sulla valle del fiume Tammaro che qui si chiude offrendo la visione diun ampio paesaggio collinare. Lambisce il centro storico il torrente San Marco. In località San Benedetto è presente un laghetto utilizzato per la pesca sportiva.
L'attuale Morcone è stata edificata su di un insediamento Sannita, probabilmente il villaggio di "Mucre", del quale restano diversi resti come il recinto fortificato in opera poligonale (V-IV secolo a.C.) utilizzato successivamente come basamento delle mura del castello.
Il comune fu citato per la prima volta nel 776 d.C. quando era sede di un Gastaldato Longobardo.
Dal 1058 al 1122 fu sede vescovile.
Nel 1122 venne citata per la prima volta l'esistenza del castello dove vi si rifugiò il conte Giordano di Ariano, sconfitto da Giuglielmo il Normanno.
Con Ruggero il Normanno Morcone divenne di proprietà regia e fu dotata di statuti municipali confermati da Margherita di Durazzo.
Feudo dei Gaetani, dei Carafa, dei D'Aponte e dei Baglioni, dopo l'abolizione del feudalesimo (1806) entrò a far parte del Contado del Molise e, nel 1861, della provincia
di Benevento.
Nei pressi di Morcone si trovano gli scavi archeologici di Saepinum e di Saipins.
Saepinum sorge nella zona archeologica di Altilia, attraversata dall'antico Tratturo Pescasseroli-Candela. È possibile ammirare i resti dell'abitato romano, come il foro, la basilica, Porta Bojano, le Terme, il Teatro, il Cardo e il Decumano, le mura, le maestose porte d'accesso.
La zona archeologica ospita annualmente numerosi turisti ed è ormai costantemente inserita nel calendario di manifestazioni estive itineranti, che propongono spettacoli
di teatro e danza di livello
internazionale. Ad Altilia sono presenti anche vari musei.
Fonte:Wikipedia