Chiesa di Santa Sofia

Chiesa di Santa Sofia

La chiesa di Santa Sofia è un edificio longobardo che risale circa al 760, di piccole proporzioni: si può circoscrivere con una circonferenza di diametro 23,50 m. Si tratta di una delle chiese più importanti della Langobardia Minor giunta fino ai giorni nostri, notevole soprattutto per la sua originalissima pianta stellare e la disposizione anomala dei pilastri e delle colonne (un esagono circondato da un decagono). Fu quasi completamente distrutta dal terremoto del 1688 e ricostruita in forme barocche per volere dell'allora cardinale Orsini di Benevento (poi divenuto papa Benedetto XIII). Le forme originarie furono nascoste, e furono riscoperte solo con il discusso restauro del 1951.

La Chiesa è parte di un più ampio complesso monumentale di cui fanno parte l'ex monastero, ora sede del Museo del Sannio, il campanile settecentesco e la fontana al centro della piazza, che si affaccia sul Corso Garibaldi. L'insieme fa parte del sito seriale "Longobardi in Italia: i luoghi del potere", comprendente sette luoghi densi di testimonianze architettoniche, pittoriche e scultoree dell'arte longobarda, inscritto alla Lista dei patrimoni dell'umanità dell'Unesco nel giugno 2011.

fonte:Wikipedia