l nuovo prevalere, sulla severa arte traianea, delle correnti elleniche promosse da Adriano trovò in Benevento il suo documento aulico nel grandioso Teatro, dalla scena che si stagliava preziosa di marmi policromi verso il virgiliano Taburno, dalla cavea candida e luminosa, dagli atri scintillanti di mosaici e di stucchi. Fu costruito sotto l'imperatore Adriano (inaugurato nel 126) ed ingrandito da Caracalla tra il 200 e 210. Realizzato in opus latericium, ricorda il Teatro di Marcello di Roma. Fu abbandonato in epoca longobardo, utilizzato come fondazione per alcune abitazioni e interrato. Inoltre nel XVIII secolo ad una navata fu costruita la chiesa di Santa Maria della Verità.
Grazie ai lavori iniziati dall'archeologo Almerico Meomartini, poi interrotti con il terremoto del 1930 e continuati soltanto dopo la seconda guerra mondiale, fu riaperto al pubblico solamente nel 1957. Misura 90 metri di diametro e può contenere circa 10.000 spettatori. Si è perso gran parte del rivestimento marmoreo; sono giunti fino a noi la cavea, la scena, il primo e parte del secondo dei tre ordini di arcate.
fonte:wikipedia